UNA CHIAVE

di Caparezza

Una chiave

è un singolo del rapper italiano Caparezza, pubblicato il 12 gennaio 2018  .

Descrizione:

Il videoclip, girato a Pisticci e Alianello è stato pubblicato il 26 gennaio e riprende ciò che viene trattato nel testo, con Caparezza che incontra e parla con il se stesso bambino dopo aver attraversato varie porte dimensionali a forma di serratura. 

Testo:

Ti riconosco dai capelli, crespi come cipressi
Da come cammini, come ti vesti
Dagli occhi spalancati come I libri di fumetti che leggi
Da come pensi che hai più difetti che pregi
Dall'invisibile che indossi tutte le mattine
Dagli incisivi con cui mordi tutte le matite
Le spalle curve per il peso delle aspettative
Come le portassi nelle buste della spesa all'Iper
E dalla timidezza che non ti nasconde perché ha il velo corto
Da come diventi rosso e ti ripari dall'imbarazzo che sta piovendo addosso
Con un sorriso che allarghi come un ombrello rotto
Potessi abbattere lo schermo degli anni
Ti donerei l'inconsistenza dello scherno, degli altri
So che siamo tanto presenti quanto distanti
So bene come ti senti e so quanto ti sbagli, credimi No, non è vero
Che non sei capace, che non c'è una chiave
No, non è vero
Che non sei capace, che non c'è una chiave Sguardo basso, cerchi il motivo per un altro passo
Ma dietro c'è l'uncino e davanti lo squalo bianco
E ti fai solitario quando tutti fanno branco
Ti senti libero ma intanto ti stai ancorando
Tutti bardati, cavalli da condottieri
I tui maglioni slabbrati, pacchiani, ben poco seri
Sei nato nel Mezzogiorno però purtroppo vedi
Solo neve e freddo tutt'intorno come un uomo Yeti La vita è un cinema tanto che taci
Le tue bottiglie non hanno messaggi
Chi dice che il mondo è meraviglioso
Non ha visto quello che ti stai creando per restarci
Rimani zitto, niente pareri
Il tuo soffitto, stelle e pianeti
A capofitto nel tuo limbo, in preda ai pensieri
Procedi nel tuo labirinto senza pareti No, non è vero
Che non sei capace, che non c'è una chiave
No, non è vero
Che non sei capace, che non c'è una chiave Noi siamo tali e quali, facciamo viaggi astrali
Con i crani tra le mani
Abbiamo planetari tra le ossa parietali
Siamo la stessa cosa, mica siamo imparentati
Ci separano solo i calendari
Vai, tallone sinistro verso l'interno
Caronte, diritto verso l'inferno
Lunghe corse, unghie morse, lune storte
Qualche notte svanita in un sonno incerto
Poi l'incendio
Potessi apparirti come uno spettro lo farei adesso
Ma ti spaventerei perché sarei lo spettro di me stesso
E mi diresti: "Guarda, tutto apposto
Da quel che vedo, invece, tu l'opposto
Sono sopravvissuto al bosco ed ho battuto l'orco
Lasciami stare, fa uno sforzo, e prenditi il cosmo
E non aver paura che "No, non è vero
Che non sei capace, che non c'è una chiave
No, non è vero
Che non sei capace, che non c'è una chiave
Una chiave, una chiave, una chiave, una chiave 

Significato della canzone

Anche questa canzone, come l'intero album Prisoner 709 è un testo che secondo me è fortemente autobiografico e racconta la prigione in cui Caparezza si è trovato negli ultimi tempi. Fin dalla descrizione iniziale infatti mi pare proprio che il rapper stia descrivendo fisicamente se stesso e la genealogia di un momento di incertezza rispetto a se stesso e alla professione, che lo ha (forse) bloccato.
Dopo tre anni di silenzio, infatti, dove evidentemente c'è stato lo spazio giusto per riflettere su di sè, sulla musica e sul senso in generale di tante cose, in questo brano come negli altri contenuti nel suo nuovo album affiora la forza matura di una persona che ha superato un grande scoglio esistenziale.

Quando ho ascoltato questa canzone per la prima volta ho pensato che stesse raccontando proprio questo al suo pubblico: cosa significa per un cantante non produrre per così tanto tempo, quali possono essere i dubbi, le paranoie e, perchè no, gli spunti di riflessione più maturi che da un momento di crisi affiorano, generando delle trasformazioni.

Raccontando della sua prigione, dello sconforto nel non sapere se c'è o meno una chiave per uscire dalla convinzione di non essere all'altezza.

Da questo è emerso secondo me un esempio consapevole di produzione artistica intimista, che racconta il momento della crisi e dello sconforto con lucida sincerità.

Credo che tutti, prima o poi, scivolino nel non so se sono capace, soprattutto quando svolgono attività in autonomia, frutto della propria creatività e in questo Caparezza ha buttato giù un testo dove sarà difficile non riconoscersi, là dove si svolge un'attività artistica (e lo intendo in senso molto ampio) in modo onesto nei confronti di sè e degli altri.

Autore

Michele Salvemini, in arte Caparezza, è nato il 9 ottobre del 1973 sotto il segno della bilancia ed è uno degli artisti più controversi della scena musicale italiana. Il suo modo di intendere e interpretare la musica rap è sicuramente innovativo: ha deciso di lasciare da parte le storie di violenza di periferia raccontate dai suoi colleghi che seguono l'esempio degli artisti americani e ha deciso di fare critica sociale e ironia. Il cantante pugliese, dopo un periodo difficile a causa delle sue condizioni di salute, è tornato alla ribalta nel 2017 con l'album Prisoner 709 e con il tour estivo.

Chi è Caparezza

Non c'è dubbio che con Caparezza siamo di fronte a un personaggio quantomeno singolare. Diventato cantante per sbaglio, da piccolo voleva fare il fumettista. Quella per la musica era una passione che però aveva accantonato, così come ha accantonato le lezioni di tastiera. Se gli chiedete come è iniziata la sua carriera lui vi risponderà come ha già fatto: senza apparente motivo.

In effetti chi lo conosce bene un po' ha faticato quando lo ha visto la prima volta in televisione o ai concerti, dove si scatena davanti a migliaia di persone, lui che da piccolo alle feste si nascondeva dietro ai divani per non essere visto e che da grande ha condotto la classica vita nerd tra pc, film d'autore, libri e musica. Queste sono le passioni che Michele continua a coltivare anche da famoso. Guarda pochissimo la televisione ma è un appassionato di videogiochi (e chi conosce la sua musica lo sa visto che i riferimenti al mondo dei videogames sono tantissimi).

CAPAREZZA

Anche per quanto riguarda i social network il cantante si distingue dalle masse: a differenza dei suoi colleghi è infatti convinto che siano un fenomeno destinato a morire nel tempo. Dopo le bocciature nel '96 e nel '97 a Sanremo, Caparezza diventa un fenomeno mediatico grazie alla canzone Sono fuori dal tunnel, una svolta nella carriera e nella vita privata dell'artista che si erge a voce fuori dal coro, rapper inusuale, critico, ironico e autoironico. Cosa fa oggi Caparezza? Continuan nella sua carriera ricca di successi, come dimostrato dal suo ultimo album, Exuvia, in grado di arrivare fino al numero uno in classifica.

La vita privata di Caparezza

Ha destato scalpore il modo in cui ha fatto outing. In realtà i suoi fan si domandano ancora se sia vero o se si trattasse di uno scherzo. In occasione di uno dei suoi concerti, Caparezza ha svelato la sua relazione con Diego Perrone.

I due collaborano dal 2002 e sicuramente hanno un rapporto molto stretto e in molti pensano a una relazione gay. Caparezza non ha mai smentito le voci né ha mai regalato altre indiscrezioni sulla propria vita privata ma ha dichiarato di essere favorevole alle unioni omosessuali e di essere bisex. Di certo il coming out del cantante è stato così naturale da essere passato inosservato, così come inosservata passa anche la sua vita privata, avvolta un un alone di mistero.

Proprio su una ipotetica fidanzata di Caparezza, ad esempio, non si sono mai sentite voci o indizi. C'era chi parlava di una certa Adriana, ma non ci sono foto o notizie a riguardo. Insomma, i casi sono due: o il suo outing era vero, oppure il capa è abilissimo a tenere la propria vita lontana dai riflettori! 


CAPAREZZA



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